L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha emanato nel 2014 il Principio contabile n.10 relativo al Rendiconto Finanziario, che disciplina i criteri di redazione del Rendiconto Finanziario, divenuto obbligatorio dall’1/1/2016.
Sono tenute alla redazione del Rendiconto Finanziario tutte le imprese che superano per due esercizi consecutivi due dei tre seguenti parametri:
- ha un numero medio di dipendenti occupati durante l’esercizio superiore a 50 unità;
- ha un Attivo Patrimoniale superiore a € 4.400.000;
- ha ricavi da vendite e prestazioni superiori a € 8.800.000.
Ne sono esonerate le Microimprese e le società che redigono il Bilancio in forma abbreviata.
Cosa evidenzia il Rendiconto Finanziario?
Questo importante prospetto fornisce informazioni necessarie alla valutazione della situazione finanziaria di una società e il suo contenuto è disciplinato dall’art. 2425-ter del Codice Civile che recita: «dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, le operazioni con soci».
Nello specifico, parliamo di:
- disponibilità liquide prodotte dall’attività operativa e le modalità di impiego e copertura, che derivano dall’attività economica e possono rappresentare delle fonti di autofinanziamento;
- la capacità di affrontare gli impegni finanziari a breve termine;
- la capacità di autofinanziarsi.
I flussi finanziari derivano quindi dall’attività operativa, dall’attività di investimento e dall’attività di finanziamento, e il Rendiconto Finanziario fornisce informazioni circa il contributo che ciascuna area della gestione ha fornito per alimentare i flussi finanziari.
Vediamo i flussi nel dettaglio.
I flussi generati o assorbiti dall’attività operativa sono principalmente:
- incassi dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi;
- incassi da royalty, commissioni, compensi, rimborsi assicurativi e altri ricavi;
- pagamenti per l’acquisto di materia prima, semilavorati, merci e altri fattori produttivi;
- pagamenti per l’acquisizione di servizi;
- pagamenti a, e per conto di, dipendenti;
- pagamenti e rimborsi di imposte;
- incassi per proventi finanziari.
I flussi generati o assorbiti dall’attività di investimento derivano principalmente da:
- acquisti o vendite di fabbricati, impianti, attrezzature o altre immobilizzazioni materiali (incluse le immobilizzazioni materiali di costruzione interna);
- acquisti o vendite di immobilizzazioni immateriali, quali i brevetti, i marchi, le concessioni (questi pagamenti comprendono anche quelli relativi agli oneri pluriennali capitalizzati);
- acquisizioni o cessioni di partecipazioni in imprese controllate e collegate;
- acquisizioni o cessioni di altre partecipazioni;
- acquisizioni o cessioni di altri titoli, inclusi titoli di Stato e obbligazioni;
- erogazioni di anticipazioni e prestiti fatti a terzi e incassi per il loro rimborso.
I flussi generati o assorbiti dall’attività di finanziamento derivano principalmente da:
- incassi derivanti dall’emissione di azioni o di quote rappresentative del capitale di rischio;
- pagamento dei dividendi;
- pagamenti per il rimborso del capitale di rischio, anche sotto forma di acquisto di azioni proprie;
- incassi o pagamenti derivanti dall’emissione o dal rimborso di prestiti obbligazionari, titoli a reddito fisso, accensione o restituzione di mutui e altri finanziamenti a breve o lungo termine;
- incremento o decremento di altri debiti, anche a breve o medio termine, aventi natura finanziaria.
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Un esempio pratico di Rendiconto Finanziario: analizziamo i singoli flussi
Per poter redigere in maniera chiara ed esaustiva un Rendiconto Finanziario, occorre prima di tutto riclassificare i Bilanci di due esercizi consecutivi, al fine di poter rilevare le differenze che si sono prodotte nei vari flussi e poterle classificare correttamente nelle voci dello schema sotto illustrato.
Nell’esempio riportato nel prospetto, i flussi di liquidità generati dalla gestione corrente sono stati interamente assorbiti da investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali, nonché dai rimborsi di quote di finanziamento ricevuto da terze parti finanziatori.
La predisposizione del Rendiconto Finanziario è un importante strumento di controllo (insieme ad altri strumenti e indici) nella gestione di un’azienda, perché indica la disponibilità di denaro dell’azienda stessa, e soprattutto mostra quanto questa disponibilità subisca fluttuazioni nel tempo. La lettura di questo documento permette quindi di anticipare le dinamiche delle entrate e delle uscite di cassa.
Inutile dire come il Rendiconto Finanziario aumenti notevolmente la credibilità di un’azienda agli occhi degli istituti di credito. La capacità di misurare e controllare le dinamiche finanziarie della propria impresa è sinonimo di affidabilità (“rating”). Dunque lo sforzo di redigere il Rendiconto Finanziario viene ripagato anche economicamente, quando si è in fase di negoziazione eventuale dell’accesso al credito.
Perché il Rendiconto Finanziario è uno strumento utile
Quali informazioni può fornire un Rendiconto Finanziario? Grazie all’analisi dei flussi di cassa, è possibile valutare molti dati fondamentali, come per esempio se l’azienda:
- è in grado di pagare gli interessi passivi sui prestiti
- può rimborsare i finanziamenti
- riesce a pagare le imposte
- può programmare nuovi investimenti
- si trova nella necessità di richiedere un finanziamento
Abbiamo dunque visto come il Rendiconto Finanziario sia molto utile per due ragionidifferenti: da un lato, il documento aiuta l’imprenditore a stimare l’entità e la dinamica della liquidità aziendale in un determinato arco di tempo; dall’altro, permette agli istituti di credito di comprendere meglio le situazioni specifiche dell’azienda e di verificare gli strumenti di controllo a disposizione di chi la guida.
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