Molte PMI stanno scoprendo che un approccio integrato alla gestione del controllo interno non è solo una necessità normativa, ma anche un’opportunità strategica per migliorare la solidità aziendale e favorire la crescita nel lungo periodo.
Le piccole e medie imprese (PMI) si trovano spesso a dover affrontare una complessità normativa crescente in materia di Compliance, Modello 231, Internal Audit, Risk Management e GDPR, Rispetto della normativa relativa agli Adeguati Assetti Organizzativi. Questi ambiti richiedono competenze specialistiche e un’attenzione continua, ma raramente un’azienda di medie dimensioni può permettersi di assumere personale dedicato per ciascuna di queste funzioni.
Di conseguenza, molte PMI si affidano a consulenze esterne per ciascuno di questi ambiti, ricevendo servizi frammentati e talvolta poco efficaci, spesso svolte da consulenti che forniscono già altri servizi e non è detto che abbiano tutte le adeguate competenze ed esperienze. In alcuni casi, le offerte a basso costo si traducono in interventi superficiali, che non portano valore strategico all’azienda e non garantiscono una reale conformità normativa.
Un approccio integrato: il Fractional Manager
Un’alternativa efficace potrebbe essere l’utilizzo di un Fractional Manager, ossia un professionista esperto che possa occuparsi di:
- Effettuare, supervisionare e integrare le attività di: Compliance; Creazione, Manutenzione e Gestione del modello 231 con i relativi adempimenti; Creazione e Gestione dell’attività di Internal Audit; Risk Management e GDPR in un’unica visione coerente.
- Creare sinergie tra le diverse aree per rendere più efficace la gestione aziendale.
- Coordinare altri specialisti per esigenze specifiche, come la certificazione ISO o la certificazione di genere, garantendo un’armonizzazione tra le diverse competenze.
Infine, è di particolare attualità la normativa relativa al decreto Crisi Impresa che impone all’art. 375 del D.lgs. 14/2019, l’introduzione del comma 2 dell’art.2086 C.C. così formulato: “L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.”
Si intende:
- Assetto Organizzativo il complesso delle direttive e delle procedure stabilite per garantire che il potere decisionale sia assegnato ed effettivamente esercitato da soggetti dotati di un adeguato livello di competenza e responsabilità.
- Per Assetto Amministrativo si vuole indicare l’insieme delle procedure dirette a garantire l’ordinato svolgimento delle attività aziendale e delle singole fasi in cui le stesse si articolano.
- Per Assetto Contabile si vuole indicare il sistema di rilevazione dei fatti di gestione che incidono sugli aspetti patrimoniali ed economici dell’impresa.
I vantaggi per le PMI
Adottare un Fractional Manager per il controllo interno può offrire numerosi benefici, tra cui:
- Approccio integrato: un’unica strategia che assicura coerenza tra le diverse funzioni aziendali, evitando sovrapposizioni o lacune.
- Maggiore efficacia: un sistema di controllo interno più fluido e adattato alle necessità dell’impresa.
- Ottimizzazione dei costi: invece di pagare diverse consulenze separate, l’azienda investe in un unico professionista che massimizza il valore delle risorse disponibili.
- Adattabilità: il Fractional Manager lavora in base alle reali esigenze dell’impresa, senza l’onere di un’assunzione a tempo pieno.
In conclusione gli innumerevoli adempimenti di gestione, controllo e compliance possono trovare soluzione efficiente in un approccio integrato che risulta più efficace e meno oneroso.