In questo momento di crisi dovuto al coronavirus sono tutti concordi nell’affermare che il problema a breve per le aziende sarà quello della liquidità. Lo stop produttivo forzato o il rapido calo della domanda avranno un effetto immediato sulle strutture finanziarie delle aziende italiane, storicamente poco liquide e capitalizzate.
Se la situazione si protrarrà, sicuramente ci sarà bisogno di un forte supporto pubblico, ma nel breve tutte le aziende, sia quelle finanziariamente più forti che quelle più deboli, devono mettere in atto misure immediate e innovative per proteggere la liquidità aziendale (evitando possibilmente azioni di blocco dei pagamenti dei fornitori dettate dall’emergenza, azioni che a volte sono impossibili e che, anche se possibili, nel medio termine possono essere controproducenti sul rapporto con il fornitore, che a sua volta sta vivendo una situazione altrettanto difficile).
Ecco 10 consigli che mi sento di dare alle aziende in questo momento, una sorta dicheck-list per minimizzare l’impatto di un forte e rapido calo del fatturato sulla liquidità:
👉 Non fatevi prendere dal panico: elaborate tempestivamente un piano di cassa e un piano finanziario a medio termine con diversi scenari di riduzione del fatturato. Il pianificare aiuta sempre ad affrontare queste situazioni con più lucidità.
👉 Focalizzatevi sul margine di contribuzione e puntate sui prodotti/servizi più redditizi e sui clienti potenzialmente meno rischiosi: non cercate di recuperare il fatturato a tutti i costi, ma sforzatevi di essere selettivi, soprattutto in ottica di rischio credito, che in questo momento si fa ancora più forte. La liquidità diventa la vostra priorità.
👉 Fate un’attenta analisi e un piano rigoroso di riduzione dei costi generali: ci sono sempre sacche di spreco in azienda.
👉 Azionate immediatamente tutti gli aiuti in termini di ammortizzatori sociali disponibili.
👉 Massimizzate le fonti finanziarie derivanti dal capitale circolante: in particolare analizzate i crediti in bonis, ma a scadenze lontane, per capire le possibilità di fattorizzazione o quelli “incagliati” su cui fare azioni attive di recupero, di vendita o di stralcio e magazzino (rivedere i prodotti fermi da tempo o a lento movimento per azioni di liquidazione).
👉 Verificate se nell’attivo fisso ci sono beni non necessari per l’impresa e utili a generare cassa straordinaria.
👉 Verificate se avete disponibilità di accesso al credito non utilizzata e azionate finanziamenti di sicurezza, anche se pensavate di non averne bisogno.
👉 Azionate immediatamente tutte le opportunità di moratorie e/o di rinegoziazione del debito.
👉 Utilizzate tutti gli strumenti disponibili di finanza agevolata.
👉 Attivatevi immediatamente per reperire nuove fonti finanziarie, utilizzando strumenti anche innovativi quali quelli messi a disposizione dal #fintech: le piattaforme digitali di concessione del credito hanno soluzioni molto interessanti e soprattutto veloci.
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