La contabilità analitica è uno strumento fondamentale a supporto delle attività che afferiscono al ciclo della pianificazione, della programmazione e del controllo, poiché fornisce una dimensione di analisi delle informazioni aziendali focalizzata sui processi di creazione di valore interni all’azienda.
Prima di entrare nel dettaglio, sfatiamo un mito.
Implementare un sistema di contabilità analitica non è un’attività preclusa alle piccole organizzazioni perché troppo difficile da realizzare, così come non lo è, in generale, dotarsi di un sistema di controlling.
Si tratta di identificare una dimensionalità dei sistemi che sia adeguata alle esigenze informative e di supporto decisionale, utilizzando un criterio razionale di proporzionalità; la finalità di garantire “le informazioni per decidere”, va perseguita evitando di stressare l’azienda con investimenti sovradimensionati e con attività di analisi il cui livello di complessità rischi di rallentare o di compromettere la quotidianità operativa.
CARATTERISTICHE DELLA CONTABILITÀ ANALITICA
La contabilità analitica è un subsistema della contabilità direzionale, che insieme alla contabilità generale, compone il sistema informativo aziendale (SIA). Lo schema successivo ne dà una rappresentazione chiara:
Contabilità analitica e Contabilità generale sono strettamente correlate, ma hanno caratteristiche e finalità differenti.
A differenza della contabilità generale, la contabilità analitica:
- Non è obbligatoria e non ha una finalità informativa verso l’esterno
- Non richiede l’applicazione di un modello definito a priori e può essere organizzata valutando le metodologie e gli strumenti ritenuti più idonei al contesto aziendale
- Classifica i costi per destinazione e li attribuisce agli oggetti di analisi
- Consente di analizzare costi e performance degli oggetti e dei segmenti che compongono l’azienda nel suo complesso, ovvero:
- prodotti
- linee di prodotto
- categorie di clienti/aree geografiche
- reparti, officine, laboratori
- rami, divisioni
- Aree Strategiche d’Affari (ASA)
Andiamo più a fondo per comprendere cosa significa classificare e imputare i costi per destinazione e qual è il vantaggio di valutare le performance dei singoli oggetti aziendali.
Mentre la contabilità generale ha la finalità di rilevare i costi secondo la loro natura, ovvero in funzione della causa economica che costituisce l’origine del costo, la contabilità analitica si pone lo scopo di determinare il costo delle risorse economiche in funzione del loro impiego nei singoli processi aziendali, siano essi di produzione o di altra natura.
Poniamo il caso, semplicissimo, di una piccola azienda manifatturiera che acquista materie prime, imballaggi e servizi, da utilizzare nella produzione di tre differenti prodotti, ciascuno con il suo prezzo di vendita.
L’azienda non ha un sistema di contabilità analitica, ragion per cui si limiterà a rilevare il costo di acquisto dei fattori produttivi mediante registrazione contabile dei documenti fiscali ricevuti. Operazioni necessarie e semplici che forniscono una misura immediata e incontrovertibile dei fatti economici, ma che, da sole, non sono in grado di restituire informazioni di alcun tipo sulle modalità con cui i fattori produttivi acquistati sono stati impiegati:
- in quali processi?
- per quali prodotti?
- con quale risultato?
In una siffatta situazione, l’imprenditore ha un solo documento a disposizione per desumere l’andamento della sua azienda, ovvero il Bilancio. Seppur elaborato con cadenza infrannuale, integrando i costi e i ricavi di competenza, è in grado di restituire esclusivamente informazioni globali – il fatturato complessivo, i costi, il risultato economico dell’attività – riferite all’azienda nel suo complesso ma non di informazioni parziali, ovvero riferite a singole parti della stessa come sono, nel caso proposto, le tre linee di produzione e i tre prodotti realizzati.
Di fronte ad una perdita di redditività delle vendite, ad esempio, che emerga da un confronto con i dati storici, sarà assai complesso intercettarne le cause e identificarne l’origine, che può risiedere in una situazione di inefficienza dei processi, in una gestione poco attenta degli acquisti di fattori produttivi, nelle politiche di vendita non adeguate o, più verosimilmente, nel mix di tutte le situazioni insieme.
Se, al contrario, l’azienda dispone di una contabilità analitica, avrà la possibilità si spacchettare le informazioni globali per riferirle ai singoli oggetti e processi in cui i fattori produttivi, materie prime, imballaggi e servizi nel caso in oggetto, vengono utilizzati per produrre un risultato.
In altre parole, l’azienda sarà in grado di desumere informazioni vitali per la gestione del comparto produttivo e, in generale, per comprendere le dinamiche del suo business:
- la destinazione dei fattori produttivi, ovvero la quota di assorbimento degli stessi nei tre differenti processi produttivi con cui si realizzano i tre prodotti commercializzati;
- il costo di produzione del prodotto/i, quale somma dei costi di tutti i fattori produttivi impiegati nel processo;
- il fatturato di vendita per singolo prodotto;
- la redditività delle tre produzioni realizzate, come differenza tra i ricavi di vendita realizzati con ognuna di esse ed i rispettivi costi di produzione;
Con il supporto di un sistema contabile analitico, l’analisi volta a identificare costi e performance dei centri di costo potrà essere condotta con il livello di profondità adeguato e desiderato, includendo, ad esempio, i costi delle attività di distribuzione, di promozione e di intermediazione per valutarne l’incidenza, l’andamento e il contributo ai risultati.
Senza una adeguato livello di dettaglio, senza una visione chiara delle cause, fare scelte mirate alla risoluzione del problema può trasformarsi nella classica ricerca dell’ago nel pagliaio e alimentare reazioni istintive e legate alle consuetudini.
I VANTAGGI DELLA CONTABILITÀ ANALITICA
La contabilità analitica risponde positivamente alla necessità di informazioni ed analisi parziali ed i vantaggi che ne derivano sono molteplici e di grande rilevanza in tutti contesti aziendali:
- Decisioni più informate e tempestive: La profondità di analisi consente di individuare inefficienze e diseconomie e di intervenire con tempestività sui singoli processi che ne sono la causa. Anche nell’ambito delle strategie commerciali, è uno strumento a supporto delle politiche di pricing e promozionali e della corretta valutazione delle risorse da destinare ai progetti di sviluppo commerciale;
- Semplificazione della gestione aziendale: la contabilità analitica fornisce un quadro chiaro e completo dell’azienda sotto il profilo organizzativo ed economico, periodicamente soggetto ad aggiornamento, pertanto semplifica e favorisce le attività di controllo e supporta le decisioni operative quotidiane;
- Pianificazione: Mentre la contabilità generale fornisce una visione complessiva e storica dell’azienda, la contabilità analitica offre una visione più dettagliata e dinamica, focalizzata sul presente e sul futuro. Questo significa che può essere utilizzata non solo per analizzare costi e risultati relativi ad eventi già avvenuti (ad es. a fine mese), ma anche nell’ambito di tutte le attività di pianificazione e programmazione. Di fatto, la contabilità analitica è il primo step del processo che conduce all’implementazione di un sistema di controllo di gestione, nel senso che non sarebbe possibile un suo corretto funzionamento senza l’adeguato livello di analisi e di dettaglio informativi.
CONCLUSIONI
In uno scenario complesso, dinamico, in continua evoluzione e influenzato dall’instabilità dell’attuale situazione geo politica, è fondamentale che le PMI guardino al futuro con un approccio più analitico e con una maggiore apertura all’introduzione di sistemi e strumenti che favoriscano i meccanismi di programmazione e controllo. Per ogni azienda, migliorare la conoscenza del contesto interno e del mercato di riferimento, significa gettare le basi per una pianificazione coerente e vincente degli obiettivi di continuità e di crescita cui ogni organizzazione idealmente deve e vuole tendere. Le complessità e i rischi legati al cambiamento si trasformano facilmente in opportunità con una progettazione ad hoc e con il supporto di manager e consulenti esperti, in grado di introdurre in azienda una prospettiva nuova e di tracciare un percorso che diventi un ponte solido tra la storia e le tradizioni dell’azienda e il suo futuro.