Un efficiente sistema di Plm unito ad un efficace controllo di gestione, danno informazioni puntuali sull’industrializzazione e ‘costificazione’ del prodotto (sia esso destinato all’export che al mercato domestico) garantendo la redditività aziendale.
Il made in Italy – specialmente il Lusso – è un concetto, più che un prodotto o un servizio. È un modo di vivere e godersi la vita. Molti clienti che possono permettersi questo piacere vivono fuori dai confini patri. Con questa premessa e considerando quanto il comparto del lusso (con la sua filiera) apporta al Pil nazionale risulta necessario comprendere come esportare il lusso made in Italy. Esportare il lusso è una questione molto pratica economica e di produzione. Insomma numeri e soldi.
Ho pensato di dialogare con alcuni attori che possono offrire una visione operativa e di grande respiro a chiunque, tra le medie aziende italiane che ambiscono ad affermarsi come produttori di servizi o beni di lusso in mercati non italiani.
Armando Branchini è vice presidente di Altagamma, la fondazione italiana che rappresenta le aziende del lusso più importanti a livello nazionale. Luca Medici, Ceo e Cfo esperto di brand di lusso con un passato in Calvin Klein e Timberland. Silvano Joly, country manager di Centric, il software che è il sistema “pensante” di tutti i maggiori brandi di lusso e piattaforme relative (da Yoox in poi).